Questa settimana le fotografie si fanno in 3.
E’ un bell’esercizio quello di ricavare da 1 singola fotografia altre 3. Ma non da soli come sto facendo io questa settimana, perchè da soli è limitante. Mentre se si è in TANTI l’esercizio assume risvolti inattesi completamente imprevedibili e molto più stimolanti!
L’esercizio consiste nel prendere un certo numero di persone (meglio se non ci si conosce) e fotografare tutti quanti lo stesso “soggetto“, qualunque esso sia.
Credo sia abbastanza scontato che le immagini che si otterranno, nonostante il “soggetto” sia il medesimo, saranno differenti da ciascuno dei partecipanti e in poco tempo di osservazione, delle immagini, emergeranno le “SIMPATIE” e le “ANTIPATIE” dei diversi partecipanti.
Ma, allora perchè 3? Dovrebbe essere che le fotografie si fanno in 2, non vi pare?
Il bello di questo esercizio è proprio questo: ogni tanto, ma proprio ogni tanto tanto e anche un po’ di più, compare un’immagine del “TERZO TIPO“: essa è quella che metterà d’accordo TUTTI.
E’ quella che non tiene conto degli schieramenti politici, o di quelli religiosi, non appartiene ad una squadra, nè ad un club o ad una Onlus, non ha bandiera, non parla una lingua particolare, nè ha un colore della pelle, niente sigla, nessun simbolo, nessun rituale. Eppure TUTTI, tacitamente, la COMPRENDONO.
Una fotografia del genere può farla chiunque, senza aver studiato, in qualunque momento.
Ma accade ogni tanto, ogni tanto tanto e anche un po’ di più.
Aspettando l’alba del 2 novembre 2021, la STELLA della Mole Antonelliana spicca appena sopra la fitta nebbia del mattino. In primo piano, invece, l’ex Palazzo della RAI finalmente venduto. I lavori di ristrutturazione inizieranno nel 2022 (speriamo non diventi un altro Palazzo del Lavoro … ).
I colori sono come l’occhio li vedeva.Le fotografie in Bianco e Nero mi danno sempre la stessa sensazione: lì dove c’è il nero spasimo dalla voglia di cancellare. L’alba del 2 novembre 2021 sulla colina di Torino, il grossolano quasi grattacielo del San Paolo non risente minimamente del passaggio della nebbia.
I colori sono come l’occhio li vedeva.Fotografia: la “Vita di tutti i giorni“. Libera interpretazione a cura di Bacco Lù.
La spiegazione è molto semplice ma non l’ho ancora scritta. L’effetto, invece, è ottenuto utilizzando il filtro “Caleidoscopio” (3 lenti senza ripetizione sfondo) presente nel menù “distorsioni” del più incredibile programma di disegno che conosca … grazie a CHI lo ha inventato … sto parlando di GIMP.
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Da Torino è tutto … se non è per me, va bene. Luigi Bacco.

5 pensieri riguardo “Ogni tanto e anche un po’ di più”