La stazione dei Treni di RHO è come una “Fabbrica“: si anima furiosamente, per ri-piombare, nel volgere di pochi istanti, nel silenzio e nella quiete più assoluti. Con la differenza che nella Stazione la “furia” si alterna alla “quiete” più volte al giorno, nella Fabbrica invece, l’alternanza avviene sempre ai soliti orari scanditi dalle rigorose sirene.
Alle 18:00 in punto quando in Fabbrica, suona l’ultima sirena della giornata, vengono spente anche le luci. Tardare qualche minuto permette di attraversare il Grande Magazzino quasi al buio e nel silenzio quasi assoluto. Il silenzio sembra impossibile in un simile luogo dove per tutto il giorno si susseguono senza tregua muletti, carrelli, accompagnati dal costante “battere” e “ri-battere” delle “macchine idroformatrici“, vero cuore pulsante del luogo. Alla stessa maniera i treni riversano, negli immensi corridoi della stazione di Rho Fiera, centinaia di persone nel volgere di pochi secondi e tutto si anima in un frenetico vorticare di gente in transito. E’ come un TIR carico di pesantissime bobine di nastri di acciaio: attenti a trovarvi nel posto sbagliato quando arriva!
Ma è proprio in quei Brevi ed Indimenticabili momenti di BUIO e SILENZIO che accade …
Per un manciata di minuti i grandi corridoi sono vuoti. Le vetrine vuote (ma come è possibile che nessuno riesca ad aprire un negozio in un luogo così???) sembrano quasi approfittare della quiete per osservare gli ignari passanti: chissà tra quelli alla ricerca dell’ennesima chimera, passi quello che si fa avanti. Fotografia del 13 novembre 2021: La Stazione dei treni di RHO FIERA, è in realtà un piccolo edificio formato da una copertura in vetro e un basamento in cemento armato. Poco più grande di un garage, totalmente privo di decorazioni, con due finestre semi aperte che sembrano occhi, all’interno troverete soltanto scale: fisse e mobili. Null’altro. Il tempo di scenderle e … si accede ad una rete di IMMENSI corridoi sotterranei che collegano la stazione al vicinissimo e imponente “quartiere fiera di Milano“, oltre a svariati altri luoghi come il (quasi) vicino Museo Storico dell’Alfa Romeo, meta imperdibile per gli spasimanti dei marchi automobilistici. I corridoi sono così larghi che viene spontaneo chiedersi quale razza di folla disumana dovrà mai passare in un simile gigantesco spazio! Qualche minuto di pazienza: arriva il treno da chissà dove e 1000 persone scendono in 10 secondi, forse 20. E i corridoi giganteschi diventano improvvisamente stretti, così pieni di gente che sembra acqua che scorre! Poi torna il silenzio. Due ragazze frettolose, un uomo da solo, la Polizia che controlla, la coppia che discute animatamente. I colori delle fotografie sono cambiati utilizzando il prodigioso pannello cambia colori disponibile in GIMP La piazzetta antistante la stazione è interamente piastrellata con cocci blu e gialli, che donano al luogo un bellissimo effetto artistico che richiama alla mente un cielo stellato. Da vicino, quasi ogni piastrella risulta firmata o comunque segnata con piccole dediche a testimonianza di chissà quale promessa. Le vetrate non sono colorate … siamo a Milano non a Barcellona! Mettere i propri pensieri “IN TONDO” può essere molto utile. Perchè ri-ordinarli spesso non è affatto sufficiente! Mettendoli “IN TONDO” invece, dovremo fare molta più fatica per ottenere il risultato e quella fatica ci aiuterà a farli rotolare via, come il gioco delle biglie di quando ero ragazzo. … quando nella Fabbrica regna il silenzio, dopo le 18:00 soprattutto nei mesi invernali col BUIO che avvolge i carrelli e i cassoni, il grande magazzino sembra popolarsi di strani esseri che scrutano il tuo passare: sembra sentirli inveire per via di un ritardo, altri quasi ti minacciano per la mancanza di un componente che serve per completare la commessa, altri ancora ti scrutano con aria insondabile ma per nulla piacevole come dire “dovrai dedicare ancora un sacco di tempo per sistemarmi” … cercando di guardare meglio, i pilastri tornano pilastri e i cassoni sono pieni dei soliti rassicuranti grovigli di tubi e raccordi … ma uscendo dopo il pesante sbattere del portone, “qualcosa” cerca comunque di seguirti sino a casa o in giro come nei corridoi vuoti della grande Stazione dei treni di Rho Fiera.
Nella fotografia il mio primo foto-montaggio: perdonate la rozzezza, ma rende l’idea di come invisibili pensieri che albergano nelle nostre teste, ogni tanto, possono diventare (quasi) visibili.
NEXT: EICMA MILANO 2021 – Ben tornata adrenalina
Da Torino è tutto … se non è per me, va bene. Luigi Bacco.

Love the Blue and Yellow theme. The Mosaic style floor is very nice.
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Thank for your comment Kelly Mackay 🙂
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